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Nutrizione

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Spesso la figura del biologo nutrizionista è associata alla perdita di peso, ma in realtà è molto di più: può affiancare svariati quadri clinici, dai disturbi gastrointestinali (gonfiori, difficoltà digestive, coliti, infiammazioni intestinali) alle allergie, dalle intolleranze ai disturbi pressori, dai disturbi dismetabolici (colesterolo alto, glicemia alta, trigliceridi, ecc) agli stati infiammatori cronici.
Il biologo nutrizionista, quindi, riveste un ruolo in tutte quelle situazioni che possono trarre beneficio da un corretto stile alimentare sia nell'adulto che nelle diverse fasi di crescita.

L'importanza di una corretta alimentazione

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, circa un terzo delle malattie cardiovascolari e dei tumori potrebbero essere evitati grazie a una equilibrata e sana alimentazione.
Un'alimentazione varia e bilanciata è alla base di una vita in salute. Un'alimentazione inadeguata, infatti, oltre a incidere sul benessere psico-fisico, rappresenta uno dei principali fattori di rischio per l'insorgenza di numerose malattie croniche. Ecco un elenco di quelle più comuni:

Sono la prima causa di morte al mondo. Dopo il fumo e l'età, un'alimentazione non equilibrata rappresenta il fattore di rischio principale per questo gruppo di malattie. A influire negativamente è un'alimentazione ricca di grassi saturi e povera di fibre, che favorisce l'insorgenza di aterosclerosi.
Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità l'obesità colpisce nel mondo quasi mezzo miliardo di persone. Rappresenta uno dei principali fattori di rischio per l'insorgenza delle malattie cardiovascolari, del diabete di tipo 2, di alcuni tumori, dell'artrosi, dell'osteoporosi. L'alimentazione gioca un ruolo fondamentale assieme alla mancanza di attività fisica.
Colpisce circa il 6% della popolazione mondiale e fra le sue complicanze annovera le malattie cardiovascolari, le malattie renali, la vasculopatia diabetica (piede diabetico) e la cecità. Le persone che ne sono affette hanno un'aspettativa di vita ridotta rispetto alla popolazione generale. Tra gli elementi che possono favorirne la comparsa c'è anche uno stile alimentare errato.
Un'alimentazione povera di calcio e vitamina D nel corso della vita, associata ad una scarsa attività fisica, può facilitare il danno osseo causato da condizioni come l'osteoporosi, una patologia molto diffusa soprattutto a causa dell'allungamento della vita, che aumenta il rischio di fratture e riduce la qualità di vita.

Corretta alimentazione significa anche adattare la propria alimentazione al momento della vita che si sta attraversando. Le indicazioni valide per la popolazione generale possono, infatti, necessitare di leggeri adattamenti, che rispondano alle necessità del corpo caratteristiche di particolari periodi.
L'alimentazione dei più piccoli, ad esempio, è fondamentale per una normale crescita, per prevenire malattie croniche e per acquisire uno stile alimentare sano che si porterà avanti per tutta la vita.
Mentre i cambiamenti ormonali, che si verificano con la menopausa, espongono l'organismo all'aumento di rischio per molte malattie. A questa mutata situazione bisogna rispondere con l'alimentazione, che deve ricalcare l'alimentazione della donna adulta sana, salvo alcune correzioni legate all'età e alla particolare condizione ormonale.
Alla sana alimentazione deve sempre essere affiancato uno stile di vita attivo e dinamico che preveda lo svolgimento regolare di attività fisica. Questo principio vale per tutte le fasi della vita, ma durante l'adolescenza l'attività fisica assume un ruolo cruciale per lo sviluppo fisico e psico-emotivo dell'individuo. Inoltre, per chi fa attività sportiva l'alimentazione riveste un ruolo determinante ed è importante che lo sportivo sappia quali sono gli alimenti che lo possono aiutare nella propria attività ed in quali quantità e modalità deve assumerli per poterne trarre tutti i benefici possibili. Esistono infatti differenze nell'alimentazione da seguire, in funzione del tipo di attività che si pratica.

Analisi d'impedenziometria

Presso la nostra struttura ci si avvale della Bia, una speciale apparecchiatura che prevede l'applicazione di 4 elettrodi sulla mano e sul piede. Grazie a questo dispositivo è possibile effettuare un'analisi d'impedenziometria, diversi parametri di basilare importanza: la massa magra, la massa cellulare attiva, lo stato d'idratazione, l'eventuale infiammazione tissutale e la massa grassa. Questi dati permettono di monitorare l'andamento del piano nutrizionale e ritararlo in funzione delle esigenze individuali.

Microbiota

Ad oggi il tema del microbiota è un argomento in continua evoluzione, in quanto la letteratura scientifica sta mettendo in luce il ruolo fondamentale che quest'ultimo riveste per la salute generale dell'organismo. Più il nostro ecosistema intestinale è in equilibrio, più avremo riflessi positivi in svariati distretti dell'organismo. È stato evidenziato come le scelte alimentari corrette siano un aspetto fondamentale per aiutare a mantenere il nostro microbiota in salute, evitando manifestazioni non fisiologiche.